Anche per questo 2024 il GAR – Gruppo Aeromodellisti Rovereto non ha mancato l’appuntamento con l’organizzazione delle gare di aeromodelli in volo libero da pendio categoria F1E.

E non potrebbe essere altrimenti: questa specialità è parte del DNA del GAR, che la pratica dagli anni ’30 del ‘900, ma soprattutto organizza le gare internazionali nei pendii circostanti la val Lagarina dal 1949, con la oramai mitica coppa Stella d’Italia.

Ora le gare, nel tempo, sono migrate sull’altopiano dei Lessini a ridosso della località Podestaria, con appuntamento il 18 e 19 maggio.

Come consuetudine erano in programma due prove, il sabato il “trofeo Guido Vettorazzo”, gara che più di tutte richiama proprio il tradizionale trofeo “coppa Stella d’Italia”, e che premia le squadre prima ancora che i singoli.

In entrambe le prove, una nutrita schiera di stranieri molto agguerriti provenienti da tutta Europa, che hanno finito per prevalere anche se sul podio qualche italiano vi è arrivato.

Il pendio dei Lessini rappresenta, nel circuito della coppa del mondo di specialità, quello con le caratteristiche più tradizionali: posto in quota, alle pendici del monte Tomba, con correnti spesso forti e umori del tempo assai variabili.

Questo 2024 però, contrariamente allo scorso anno, il cielo sebbene prevalentemente coperto, è stato clemente e la gara ha potuto svolgersi senza troppi problemi. Solo nel pomeriggio il cielo coperto e il pendio attraversato da un vento particolarmente freddo e tagliente, ha dato modo di molto apprezzare l’iniziativa di un cronometrista che, in una pausa fra gli ultimi lanci e approfittando di una tenda ha ben pensato di fare e distribuire un buon caffè caldo. Iniziativa questa, molto apprezzata sia dagli organizzatori che anche da qualche concorrente.

Difficile comunque è stata la gara di sabato, il trofeo dedicato a Guido Vettorazzo, che è poi l’inventore della formula di gare così come le conosciamo.

La movimentata morfologia dell’altopiano, con vallette e dossi pronunciati, crea correnti imprevedibili e variabili in intensità. Di termiche neppure l’ombra, tanto che tutta la gara si è svolta solo in dinamica.

Il giovane Junior francese Laura Théo al lancio

I fratelli francesi Théo e Johan Laura al ritorno dopo il recupero dei modelli

Dopo i 5 lanci regolari, con tempo massimo fissato a 4 minuti, nessuno a punteggio pieno. All’ultimo lancio, i primi 4 della classifica sbagliano lasciando spazio al forte ceko Tomas Hlavinka che precede il tedesco Alexander Winker e Romeo Sartori. La classifica a squadre che assegna il “trofeo Guido Vettorazzo” vede prevalere il gruppo di Treviso dell’A.M.T. davanti alla squadra francese detentrice del trofeo stesso.

Nella classifica junior, i fratelli francesi Théo e Johan Laura si piazzano primo e terzo, e fra loro il trevigiano Enrico Polin, mentre nella classifica femminile prevale la francese Sabine Trachez, davanti alla toscana Angel Iacono ed alla già pluri vincitrice su questo pendio, la ceka Marta Vysokà.

La premiazione della sera presso l’hotel Frizzolan di Boscochiesanuova, assegna a tutti i concorrenti una serie di omaggi di prodotti tipici della val Lagarina, ma soprattutto vede la consegna al GAR di Rovereto del trofeo Stella d’Italia vinto da Herbert Schmidt nel lontano 1961, e che ha voluto donare al GAR perché rimanga nei ricordi e nella storia del gruppo di Rovereto.

Una breve ma toccante cerimonia che ha visto il trofeo portato da Werner Acherman consegnato nelle mani del presidente del GAR Maurizio Tomazzoni.

Categorie: Volo libero

2 commenti

Romeo Sartori · Giugno 9, 2024 alle 8:17 pm

Complimenti per la cronaca le foto e l’organizzazione GAR

    Marco Dosso · Giugno 13, 2024 alle 12:11 am

    Grazie mille per i complimenti, il testo della cronaca è stato scritto dal nostro presidente Maurizio Tomazzoni, io ho provveduto a impaginarlo e corredarlo con le relative foto.

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